l'intervento

Sanità elbana, “la fantasia che sovrasta la cruda realtà”

di Comitato Elba salute e Gruppo Miglioriamo l’ospedale elbano

Alessandro Pugi

Questo il titolo che potrebbe rappresentare quanto accade all’Isola d’Elba nella sanità, in particolare nella data di mercoledì 2 marzo 2022.
Mentre a poche centinaia di metri di distanza la Asl Toscana Nord Ovest e la Regione, rappresentata dall’assessore Bezzini, mettevano in atto la solita strategia per addolcire la pillola agli elbani, mostrando un ottimismo a dir poco fuori luogo, al pronto soccorso succedeva di tutto. Da fonti informate, un paziente in attesa di essere visitato, sembrerebbe, l’uso del condizionale è d’obbligo poiché noi non eravamo presenti, che di turno al pronto soccorso ci fosse solo un medico coadiuvato da tre infermieri, di cui uno, come consuetudine, assegnato al triage. La situazione di emergenza dovuta all’arrivo di due pazienti covid, di cui uno non in buone condizioni, costringeva il medico ad abbandonare gli altri pazienti per occuparsi, coadiuvato da un infermiere, esclusivamente del paziente covid positivo, mentre un secondo infermiere era bloccato in altra stanza stazionando con il secondo paziente covid. Un pronto soccorso completamente sguarnito, con le persone in attesa di essere visitate. Vista la gravità della situazione la fonte riferisce che si è così dovuto ricorrere a un medico di medicina generale che si è improvvisato medico di pronto soccorso per cercare di tamponare la problematica. Fortuna ha voluto che in quel lasso di tempo non sia arrivata una o più emergenze altrimenti questa volta avrebbe potuto scapparci il morto. Aspettiamo conferme o smentite dalla ASL su quanto da noi riportato.
Come dicevamo, in un teatrino già visto e rivisto, a poche centinaia di metri di distanza, si alternavano le dichiarazioni sullo stato di fatto e le promesse non mantenute, sulla base di pochi punti effettivamente messi in atto, in evidente ritardo, rispetto al cronoprogramma, (ospedale di comunità, peraltro già esistente, onco-ematologo disponibile 2 volte al mese, meglio che niente, infermiere di “quartiere” e assistenza domiciliare, prevista da anni, ma predisposta solo oggi e non ancora funzionante, aspettiamo il primo intervento per cantare vittoria). Insomma si è consumata la solita tiritera e sembra veramente ridicolo crogiolarsi sul fatto che la seconda visita in poco tempo all’Isola di vertici Asl e Regione possa rappresentare una lente d’ingrandimento sulle problematiche isolane. In realtà, ai nostri occhi, appare come un atto dovuto dopo tutte le lamentele scritte e urlate ai quattro venti dai comitati elbani.
Siamo stanchi delle solite promesse, dei “dovrebbe” e dei “si faranno”.
Abbiamo consegnato la petizione per la realizzazione della terapia sub intensiva all’assessore Bezzini, 4518 firme, ma lo stesso ha esternato grosse difficoltà sulla realizzazione a breve di due letti di sub intensiva. Di sicuro tra esse occorre sottolineare la mancata firma sul protocollo operativo e la mancanza di personale. Allora ci si chiede perché, in data 22 gennaio la dott.ssa Casani affermava sulla testata giornalistica on-line QuiNewsElba che per la terapia sub intensiva si era ormai prossimi all’apertura. “Buone notizie», dichiarava a gran voce, «anche sul fronte dei letti di terapia sub-intensiva che saranno attivi nell’arco di una decina di giorni, appena sarà terminata la formazione degli infermieri.” È passato un mese e mezzo, gli infermieri sono formati, e ancora brancoliamo nel buio e con i “forse” e i “si dovrebbe” la palla è stata rimandata a fine maggio, inizio giugno. E veramente intendono farci credere che con l’inizio di un periodo critico come quello estivo ci sarà la possibilità di aprire la sub intensiva? La verità è che dal pronto soccorso i medici fuggono e che l’automedica tanto decantata con un nuovo spoiler sui giornali on-line e sulla carta stampata, probabilmente entrerà in funzione con l’obbligato supporto di uno dei medici e uno degli infermieri del pronto soccorso, se ancora esisteranno, vista la carenza totale di tali figure.
Comitato Elba salute e Gruppo Miglioriamo l’ospedale elbano

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