No alla guerra, giornata di preghiera a San Giuseppe

Nel corso della veglia sono stati presentati due cartelloni realizzati dai bambini

Anche la Parrocchia San Giuseppe di Portoferraio ha partecipato alla Giornata di digiuno e
preghiera per la pace indetta da papa Francesco per il mercoledì delle Ceneri.
Dopo la Messa, celebrata dal parroco don Domenico, si è svolto il momento di preghiera
organizzato dall’Azione cattolica parrocchiale.
Introducendo la preghiera, la presidente diocesana dell’Azione cattolica, Manuela Montagnani, ha
dato voce allo sgomento, al profondo dolore e alla forte preoccupazione che si sperimenta per
quanto sta accadendo in Ucraina. “Il nostro pensiero fraterno – ha detto – non può che correre al
popolo Ucraino, a tutti quei bambini, quei giovani, quelle donne e quegli uomini che vedono
minacciate le loro vite e quelle dei loro cari, violate le loro case, calpestata la loro nazione. A loro ci
sentiamo uniti in special modo attraverso i fratelli di fede”.
Al centro della riflessione, il vangelo dell’amore dei nemici, perché tutti figli del Padre e fratelli fra
noi. E poi le parole di Francesco: “Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La
guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle
forze del male. Non fermiamoci su discussioni teoriche, prendiamo contatto con le ferite, tocchiamo
la carne di chi subisce i danni. Rivolgiamo lo sguardo a tanti civili massacrati come “danni
collaterali”. Domandiamo alle vittime. Prestiamo attenzione ai profughi, a quanti hanno subito le
radiazioni atomiche o gli attacchi chimici, alle donne che hanno perso i figli, ai bambini mutilati o
privati della loro infanzia. Consideriamo la verità di queste vittime della violenza, guardiamo la
realtà coi loro occhi e ascoltiamo i loro racconti col cuore aperto. Così potremo riconoscere l’abisso
del male nel cuore della guerra e non ci turberà il fatto che ci trattino come ingenui perché abbiamo
scelto la pace” (FT 261).
Nel corso della veglia, sono stati presentati due cartelloni realizzati dai bambini. Al termine,
l’accensione di una candela a simboleggiare la fede e la pace. Poi, tutti in processione, con candele
accese, sul sagrato della chiesa a testimoniare la fiducia nel Dio della Vita, invocando la pace e la
conversione personale.

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