Era un 26 febbraio come oggi, quando l’Aquila spiccava il suo ultimo volo. Napoleone, approfittando dell’assenza del Colonnello Campbell, andato a Livorno a trovare la sua amante, lasciava l’Elba e la sua dorata prigionia, dopo essere riuscito a convincere i più del suo adattamento al piccolo regno. L’inaugurazione del teatro, le feste di Paolina, tutto faceva credere che l’Imperatore si stesse adattando alla sua nuova condizione. Invece…. Dipinto l’Inconstant come un brick inglese, e noleggiato alcuni grandi bastimenti, Bonaparte imbarcava il suo piccolo esercito elbano, nominato il generale Lapi Governatore dell’Elba e salutato il suo popolo, incluso un confuso ed emozionato maire Traditi, partiva per la sua ultima avventura destinata a portarlo, nei famosi cento giorni, di “campanile in campanile fino alle guglie di Notre Dame” ed al gran finale di Waterloo.
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