Siamo alle solite! Sembra che le Sezioni distaccate dei Tribunali esistenti ad Ischia, Lipari e nella nostra isola, siano destinate a scomparire con il 31 dicembre di quest’anno. E’ di questi giorni la notizia che la Commissione giustizia del Senato avrebbe respinto gli emendamenti al decreto mille proroghe presentati per mantenerle ancora in vita. L’Avv.Di Tursi, Presidente della Associazione forense elbana, ci fa sapere, invece,che le cose sarebbero andate diversamente: la Commissione non li avrebbe neppure esaminati.
Abbiamo anche appreso che c’è stata una immediata reazione dell’ANCIM, l’Associazione nazionale dei Comuni delle isole minori, che con il suo Presidente ha inviato una lettera alla Ministra della Giustizia Cartabia e ai Presidenti delle Commissioni giustizia della Camera e del Senato. Bene l’immediata reazione dell’ANCIM, ma quanto mai “debole” e assurda la richiesta che viene avanzata. L’eventuale smantellamento delle Sezioni distaccate provocherebbe, è stato evidenziato nella lettera, “un ulteriore danno ed ulteriori disagi a popolazioni già disagiate”. E dunque che cosa si propone? Per l’ennesima volta una “nuova proroga della scadenza…..quanto meno di ulteriori DUE ANNI”. Non c’è male!
Ma tra due anni ( e anche tra 5,10 o 100 !) Ischia, Lipari e l’Elba saranno sempre “isole”. E se sono reali, come lo sono, i disagi delle popolazioni insulari, che senso ha continuare a chiedere proroghe?Non sarebbe il caso di finirla? Non sarebbe giunto il momento di interrompere “le puntate” di una inaccettabile, incredibile, ridicola telenovela che dura dal 2012 e chiedere, anzi pretendere il definitivo mantenimento delle tre Sezioni ?
E’ bene ricordare che, proprio tenendo conto della specificità territoriale delle isole, le loro Sedi distaccate furono istituite, non a tempo determinato, ma in via definitiva, in sostituzione delle soppresse Preture, con il Decreto legislativo n°51 del febbario 1998 approvato dal Governo Prodi.
Successivamente fu rimessa mano al riordino sul territorio nazionale degli Uffici giudiziari con la legge n°148 del settembre 2011 che dette mandato al Governo di adottare nuovi provvedimenti. Quella legge, licenziata dal Governo Berlusconi e tuttora in vigore, stabilisce che devono essere rispettati ben precisi criteri per decidere la soppressione o meno. Infatti all’art.1, comma 2, lettera b) è scritto che occorre tener conto non solo “della estensione del territorio, del numero degli abitanti e dei carichi di lavoro”, ma anche della “specificità territoriale del bacino di utenza anche con riguardo alla situazione infrastrutturale”.Evidente il riferimento alle piccole isole la cui “specificità territoriale” impone di prescindere dai “numeri”, dalle “quantità”.
Il successivo Governo Monti, con il decreto legislativo n°155 del 2012, non tenne conto della legge del 2011, come non tenne assolutamente conto della forte attenzione dell’Unione europea nei confronti delle Regioni periferiche ed in particolare di quelle insulari delle quali riconosce, con l’art.174 del Trattato sul suo funzionamento, “ i gravi e permanenti svantaggi naturali “. Fu data una pesante sforbiciata a tutte le Sezioni distaccate. E purtroppo il Professore non si preoccupò di guardare la carta geografica dell’Italia. Furono così cancellate anche le Sezioni di Ischia, Lipari e la nostra. E tutti i Governi successivi, anziché confermarle definitivamente, si sono limitati a “concedere” ripetute ed insensate proroghe. Anche quando al Governo sono arrivati i 5 Stelle che avevano promesso l’organizzazione di una “Giustizia di prossimità”, più vicina ai cittadini.
Dunque ci sono buone ragioni non solo di merito, ma anche giuridiche, che possono aiutare a convincere e a vincere. Occorre certo, come ha dichiarato il Sindaco Zini, attivare tutti i possibili “canali politici” contattando tutte “le rappresentanze parlamentari e ministeriali”. Anche con l’aiuto dell’Associazione elbana degli avvocati, che c’è sempre stato e che, sono sicuro, ci sarà ancora, non ostante la delusione, l’amarezza espresse dall’avvocato Di Tursi nel suo intervento.
Giovanni Fratini
p.s.
Quanto al comportamento della nostra Regione, forzatamente mi taccio. In questo momento non serve la polemica, ma unità di intenti. Può anche darsi che, visto il successo del trasporto in elicottero nel campo sanitario, qualcuno pensi che si possa utilizzare il volo dell’elicottero anche per il trasporto a Livorno degli avvocati, degli imputati e dei testimoni. A pensarci bene non sarebbe una brutta idea.Scherzi a parte confido che almeno due Consiglieri regionali riescano a coinvolgere positivamente la Regione su questa annosa vicenda. Mi riferisco ai Consiglieri Anselmi e Landi.
Tribunale, “Attivare canali politici, sveglia Anselmi e Landi”
di Giovanni Fratini
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