“Si sta verificando l’ennesima beffa per gli elbani e per i cittadini insulari Così Paolo Di Tursi, presidente dell’associazione forense elbana commenta la mancata discussione dell’emendamento che prevedeva una proroga alla chiusura delle sezioni distaccate del tribunale di Portoferraio Ischia e Lipari, previste per il 31 dicembre del 2022. Se l’emendamento da inserire nel Milleproroghe fosse stato discusso ed approvato, l’apertura del tribunale nelle tre isole sarebbe stata prorogata di altri due anni, fino al 31 dicembre 2024 ma così non è stato e quindi ricomincia la battaglia che oramai si ripresenta puntuale ogni due anni, a suon di proroghe che rimandano la chiusura, ogni volta di 24 mesi. “Eravamo relativamente tranquilli – commenta l’avvocato – perché l’emendamento proveniva da diverse forze politiche, tutte in maggioranza, e non avevamo particolari timori per l’approvazione. Paradossalmente questo non è avvenuto perché pare che il governo abbia chiesto alla commissione giustizia della Camera di non presentarlo”. E così è stato accantonato. Le motivazioni sono legate alla presenza di alcuni costi che Di Tursi considera “ridicoli” visto che si parla di 100 mila euro per tutte e tre le isole “quando poi – aggiunge – i palazzi di giustizia delle isole sono di proprietà dei rispettivi comuni, quindi senza costi diretti per il Ministero”. Di fatto il tribunale elbano dopo una lunga serie di proroghe chiuderà al 31 dicembre prossimo se non ci saranno provvedimenti successivi che il presidente dell’associazione forense elbana considera “di difficile realizzazione”. Ma non per questo hanno intenzione di accettare la chiusura del tribunale. Pur amareggiati gli avvocati stanno pensando a quali iniziative intraprendere contro questa decisione, tenendo presente, ed auspicando, anche la possibilità di una stabilizzazione definitiva del tribunale, “anche se l’emendamento presentato dalla Lega in questo senso è stato dichiarato inammissibile”. ricorda. “Si continua a sostenere che i nostri uffici non sono particolarmente efficienti – considera Di Tursi – e questo è vero ma dipende dal fatto che già da molti anni le nostre cause, i nostri processi, sono stati portati a Livorno. Sono state accorpate competenze nostre e quindi la mole si è ridotta non perché la realtà insulare elbana non abbia questi numeri ma perché è stata fatta questa scelta”. A questo si aggiunge anche il fatto che la sezione elbana del tribunale non ha un magistrato assegnato. C’è una continua rotazione di magistrati dal tribunale di Livorno. “In queste condizioni dire che non funziona e va chiusa è paradossale”. In preparazione di questa nuova battaglia da intraprendere Di Tursi chiama in causa la Regione Toscana. “Per quello che ci risulta non si è fatta sentire in questa vicenda – commenta – e questo deve essere il primo passo, insieme ad una mobilitazione territoriale. E’una partita che si gioca a livello nazionale ed è necessaria una spinta di natura politica importante perché a questo punto è evidente che non è sufficiente presentare un emendamento”.
Cronaca L'intervista - il video
Paolo Di Tursi:” Ancora una beffa per tutti gli elbani”
L'emendamento contro la chiusura del tribunale non è stato neanche discusso
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