“Un giorno il manto stradale della piana di San Giovanni vi fagociterà”. Questo è quello che molti automobilisti si augurano transitando sulla provinciale che da Portoferraio porta a Porto Azzurro quando incontrano il primo semaforo, quello al bivio per Lacona, rotto. E’ sempre rotto, no quasi sempre. 25 metri dopo andando avanti un altro semaforo , questo funziona, c’è infatti un macchinario e una ruspa in mezzo alla strada. Il manto stradale viene tagliato in orizzontale, ma anche in verticale e un pezzetto anche in diagonale per passare un tubo nero e tetro. Povera strada. Mica finisce così, superato, si fa per dire il bivio che porta alla frazione di San Giovanni, fra automobilisti impazienti, pullman che occupano la sede stradale tutta, e scooter che sorpassano a destra a sinistra e se potessero anche sopra, ecco un altro semaforetto, tanto per gradire. La situazione è come quella appena descritta, ma una volta superato dopo la curva delle Grotte all’improvviso, un oggetto non ancora, descritto con tre luci; una verde una rossa e una gialla, un semaforo appunto, appare all’improvviso, e questa volta devi transitare tutto a sinistra perché il manto stradale è tagliato a destra, ferito anche qui con un tubo nero inserito. L’odissea è finita, macchè 30/40 metri ancora piu avanti altro semaforo e stessa sorte per gli automobilisti, che superato quest’ultimo ostacolo sono finalmente liberi di avviarsi con tranquillità verso la meta da raggiungere. Ops… dimenticavamo il semaforo al bivio di Schiopparello, ma di questo parleremo un’altra volta, d’altronde se dal bivio Boni (Carpani) al bivio Schiopparello ci abbiamo messo 35 minuti, mica possiamo perdere tempo a scrivere tutto. Ma ricordate prima o poi il manto stradale della piana di San Giovanni vi fagociterà.
Tutto questo il giorno 16 febbraio 2022
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