Consulte giovanili

Gentili:” Sulla maturità serve un nuovo confronto”

Il portavoce nazionale delle consulte studentesche era presente all’incontro a Roma

Pietro Gentili

Le modifiche apportate all’esame di maturità dal Ministro per l’istruzione Patrizio Bianchi dopo l’incontro con le consulte provinciali degli studenti italiani non è abbastanza secondo quanto ci comunica il liceale elbano Pietro Gentili, vice portavoce nazionale delle consulte studentesche, presente all’incontro a Roma. “E’ positivo – commenta – che le nostre richieste siano state ascoltate ed è un passo avanti ma non consideriamo sufficiente quanto è stato deciso perché questo sfugge alla logica in cui noi abbiamo presentato le nostre proposte che è quella di impostare un diverso metodo di valutazione dell’esame di maturità”. I ragazzi avevano chiesto di eliminare la seconda prova scritta e di cambiare l’assegnazione dei crediti assegnandone 30 all’esame e 70 al percorso formativo scolastico. Ad oggi ne sono stati assegnati 50 e 50. “Il centro della valutazione deve essere il percorso – continua Gentili – 50 crediti per la prova di esame sono sproporzionati . Apprezziamo il fatto che il Ministro ci abbia ascoltato ma ricordiamo che gli studenti chiedono di rivedere nel suo complesso la logica dell’esame di maturità”. Dubbi anche riguardo alla seconda prova scritta, per cui è stato stabilito che verrà decisa dalla commissione di istituto e questo, secondo Pietro Gentili se potrebbe anche non rappresentare un problema all’Elba dove ci sono poche sezioni, potrebbe diventarlo per una scuola più grande. “In una scuola dove ci sono molte sezioni – spiega – sono stati svolti programmi diversi durante l’anno e quindi che la prova sia decisa da una commissione di istituto diventa un problema, sarebbe meglio che questa fosse decisa dal consiglio di classe”. Gli studenti ringraziano il ministro ma quanto deciso dopo l’incontro non è sufficiente. Ed ora attendono il nuovo confronto con Bianchi che aveva assicurato un nuovo incontro le consulte studentesche. “Faremo di nuovo presente le nostre opinioni dopo esserci confrontati con le consulte regionali – Annuncia Pietro – ma la per ora la nostra posizione resta quella annunciata nel primo incontro con il ministro”.

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