L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato per 900mila euro Prenotazioni24, agenzia web attiva nella promozione, nella comparazione e nella rivendita online di biglietti di trasporto marittimo passeggeri attraverso quattro siti internet aziendali. L’agenzia Ansa informa che secondo l’Autorità Garante, Prenotazioni24 ha attuato diverse pratiche commerciali scorrette e condotte illecite relative alle modalità di presentazione della società e delle caratteristiche dei servizi offerti. Prenotazioni24 dichiara di aver appreso della decisione contestualmente all’uscita del comunicato dell’Autorità e precisamente nella giornata del 10 febbraio e considera la sanzione comminata “sproporzionata in relazione alle condotte e che suscita clamore mediatico”. Nelle motivazioni l’Antitrust parla di grafica e contenutistica di un sito non corrette, in poche parole il consumatore non avrebbe percepito di essere sul sito di Prenotazioni 24 e non su quello della compagnia di navigazione. Inoltre sempre secondo l’Autorità, la società ha prospettato tardivamente al consumatore l’esistenza di diritti di prenotazione e di condotta non corretta relativa all’addebito di un ulteriore fee. L’Antitrust segnala che, già nel corso dell’istruttoria, Prenotazioni24 ha attuato interventi idonei ad impedire la prosecuzione delle condotte scorrette, accertate dall’Autorità. “Una sanzione che fa clamore, dichiarano da Prenotazioni24- con la quale si è voluto colpire la maggiore azienda del settore della bigliettazione marittima, anche se le pratiche che ci hanno contestato sono diffuse nell’intero settore – sottolinea Prenotazioni24 – ci sorprende il fatto che l’Autorità abbia avviato il procedimento due anni dopo le segnalazioni che sono del luglio 2019. Sembra quasi – continua l’azienda – che ci sia stata un’attesa per poter elevare una sanzione prendendo in esame un periodo molto più lungo del necessario. Faremo immediatamente ricorso al Tar contro questo provvedimento che riteniamo infondato. Entrando nel diritto della questione, è noto come i tribunali molto spesso abbiano significativamente ridimensionato o addirittura annullato provvedimenti emanati e sanzioni comminate dall’organo inquisitore”.
