Nel sostenere l’importante raccolta firme del gruppo nato su Facebook con il titolo “Miglioriamo l’ospedale elbano” che ha lanciato una petizione online su Change.org per chiedere l’attivazione della terapia sub-intensiva all’ospedale di Portoferraio, osserviamo che finalmente l’Asl sembra abbia avviato alcune delle azioni necessarie volte a soddisfare le richieste pervenute dal comitato stesso. Futuro Civico pur apprezzando le azioni indicate dall’Asl, che nelle parole della dottoressa Casani indica che «Il pronto soccorso e il 118 sono stati potenziati grazie all’accordo che l’azienda ha stipulato con i medici del 118 e al bando al quale hanno aderito 18 professionisti disponibili a prestare servizio all’Elba» mentre ribadisce che «i letti di terapia sub-intensiva saranno attivi nell’arco di una decina di giorni, appena sarà terminata la formazione degli infermieri», reputa però che queste azioni, una volta attivate realmente, non potranno comunque che essere considerate soltanto l’inizio di un percorso che dovrà portare l’Ospedale di Portoferraio a raggiungere realmente un livello di autosufficienza che permetta al presidio di fornire tutte le cure necessarie sia ai pazienti bisognosi residenti sull’isola che ai numerosissimi turisti che la popolano nei mesi estivi. Un potenziamento dell’ospedale di Portoferraio porterebbe inoltre a minori disagi per i pazienti elbani, oggi obbligati a frequenti spostamenti verso altre strutture ospedaliere sulla terra ferma con i disagi che ne conseguono sia per loro che per i loro familiari, specialmente nelle giornate in cui il forte maltempo ne ostacola la traversata.