Lo sversamento di materiale sulla spiaggia della Biodola segnalato nei giorni scorsi, è stato immediatamente controllato dagli organi competenti. Una volta ricevuta la segnalazione il comune di Portoferraio si è recato sul posto . E’ stato l’assessore Idilio Pisani ad interessarsi della situazione che nel frattempo era stata presa in carico dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio essendo lo sversamento di materiale sul demanio marittimo, La Capitaneria, secondo quanto riporta il sindaco di Portoferraio Angelo Zini ha individuato il responsabile all’interno dell’area soprastante la spiaggia. “Hanno fatto prelievi, analisi e verifiche – spiega il primo cittadino – sappiamo anche che c’è stato un intervento con un mezzo meccanico sull’arenile. Anche il responsabile di questo è stato individuato e verbalizzato. Abbiamo chiesto ufficialmente alla Capitaneria di Porto di avere quanto possibile della documentazione. La loro procedura andrà avanti ma abbiamo chiesto gli atti per capire se dobbiamo intervenire anche noi dal punto di vista amministrativo. Aspettiamo l’esito dei sopralluoghi e verbalizzazione e per vedere se ci sono elementi per procedere dal punto di vista comunale”. A segnalare la situazione della spiaggia della Biodola erano stati Legambiente che comunicava la presenza di reflui di lavaggio di lavori edili in corso e Italia Nostra che parlava di un materiale grigio scuro , forse cemento liquido, lasciato cadere sulla sabbia. Una colata ben visibile vicino al passaggio sugli scogli tra Biodola e Scaglieri. Legambiente chiedeva di «Verificare la provenienza di questo inquinamento e di sanzionare eventuali comportamenti illeciti» su una delle spiagge più belle dell’Isola. Anche Italia Nostra chiedeva “un tempestivo intervento delle autorità competenti nel Comune di Portoferraio, per fermare lo scempio ambientale, di rimuovere dalla sabbia e dalla roccia il materiale solidificato e identificare immediatamente i responsabili”.
Intanto a poche ore dall’invio della segnalazione Legambiente faceva notare che nell’area dove si era formata una soletta di cemento mista a sabbia della spiaggia, aveva fatto la sua comparsa “un mezzo cingolato che ha provveduto a “ripulire” i resti solidificati dello sversamento” come confermato poi dalle indagini in corso.
