Pelagos

Sicurezza del santuario dei cetacei, evento finale a Livorno

Sarà presentata l'ultima parte de progetto Sicomar che vede capofila la Regione Toscana

A Livorno, il 12 gennaio,  l’evento finale del progetto Sicomar. 16 Partner francesi e italiani, con capofila la Regione Toscana, hanno lavorato per tre anni per analizzare, condividere, progettare e infine produrre idee e strumenti capaci di contribuire alla sicurezza in mare e alla salvaguardia dell’ambiente del Santuario dei cetacei, l’area marina protetta che si estende nel Mar Tirreno settentrionale tra la costa francese, quella italiana e la Corsica. Si tratta del progetto Sicomar plus che nella storica sede dei Bagni Pancaldi di Livorno, alla presenza dell’assessora all’ambiente Monia Monni, celebrerà il suo evento finale con la partecipazione delle cinque Regioni che si affacciano sul Mar Tirreno: Corsica, Regione Sud (Provenza-Alpi-Costa Azzurra), Liguria, Sardegna e Toscana.
Il progetto riveste particolare importanza perché attivo su un’area di straordinaria ricchezza: il Santuario Pelagos, il cui patrimonio naturale è stato fortemente minacciato negli ultimi anni dall’aumento del traffico di merci (soprattutto pericolose) e di passeggeri che attraversano il Mediterraneo settentrionale per lavoro o turismo. In questi tre anni sono stati investiti 6.7 milioni di euro impiegati per aumentare la superficie di mare controllata da strumenti di monitoraggio (radar, satelliti, strumenti in-situ), e per migliorare la qualità delle previsioni meteo-oceanografiche. Il tutto per individuare rotte di navigazione più convenienti e sicure, ridurre i rischi ambientali, ridurre le emissioni. Sono state organizzate inoltre attività di formazione, dimostrative e prodotte tecnologie per la gestione delle emergenze.
I principali attori e destinatari sono le amministrazioni pubbliche, i loro uffici e agenzie, i centri di ricerca, i cittadini, gli operatori economici privati, le associazioni ambientaliste.  Il cuore del progetto prevede  l’integrazione di reti e sistemi per il monitoraggio e la condivisione dei dati, l’implementazione di modelli di previsione con incertezza ridotta, corsi di formazione per il personale marittimo e la comunicazione sui temi del lavoro condiviso.
L’enorme mole di dati e informazioni contribuirà ad innalzare la sicurezza del traffico marittimo, per un mare sostenibile per gli esseri umani, per le creature che popolano il Santuario Pelagos e per la straordinaria biodiversità delle Aree Marine Protette e dell’intero ecosistema marino-costiero.

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