Un centinaio di persone ha partecipato nella mattinata di ieri alla protesta organizzata, sulle banchine de porto di Portoferraio, dal comitato Libera Scelta Elba per protestare contro il green pass obbligatorio sui mezzi di trasporto e in particolare sui traghetti, nonostante la deroga arrivata dal Ministero Speranza. Il corteo ha sfilato più volte sulle vie e le banchine portuali, scandito dal suono di un tamburo e accompagnato da cartelli contro la politica sanitaria del governo. La deroga concesso dal ministero secondo i manifestanti serve a poco e va comunque a creare un disagio per tutti i lavoratori . “Non ci sono solo problemi sanitari e scolastici – fa presente Mauro Morosi – una deroga è obbligatoria , siamo una piccola isola e in questo modo viene a mancare la continuità territoriale e questo è un danno per tutti i cittadini che siano vaccinati o non vaccinati. Il nostro comitato non fa distinzioni”.Libera Scelta parla di un approccio logico alla situazione che stiamo vivendo , contestando i provvedimenti che vengono emessi dal governo centrale in cui viene fatta “una discriminazione tra cittadini sulle navi e gli altri mezzi pubblici” E questo secondo loro senza “una motivazione scientifica” come ha specificato un altro portavoce del comitato, Graziano Rinaldi. Da qui la protesta organizzata nella giornata di oggi 10 gennaio, in contemporanea con le altre isole minori italiane. Specificando che la manifestazione organizzata non si basa sulla questione di essere a favore o contrari ai vaccini “ Non siamo in questa discissione – ha confermato Rinaldi – siamo tutti potenziali portatori i Covid 19 e ormai questo è di dominio pubblico. Per cui non capiamo questi provvedimenti. Si parla di uscire dall’Elba per motivi di salute o di studio. Ma se invece si deve andare a trovare una persona cara? O per qualunque motivazione di amicizia o parentela?”. I manifestanti di Libera Scelta vogliono essere liberi di prendere le rispettive decisioni in merito al proprio corpo e non accettano le limitazioni derivate dalla non vaccinazione, un provvedimento che considerano senza logica. Punto centrale di questa libertà decisionale è la continuità territoriale . Traghetti e mobilità sono uno dei problemi peculiari delle isole con i disagi che questo comporta, se non c’è la possibilità di usufruire del trasporto marittimo. “Il problema principale è proprio quello dell’insularità – secondo Walter Tripicchio – i cui problemi potrebbero essere risolti con una legislazione specifica per le isole minori.” Il comitato Libera Scelta Elba in questa settimana creerà una rete di assistenza che si occuperà di portare generi di prima necessità e farmaci alle persone in quarantena
Cronaca Il video e le interviste
Il Comitato Libera Scelta presidia il porto di Portoferraio
"Super Green Pass è discriminante per le isole minori. Deroga si, ma senza scadenza"
Una risposta a “Il Comitato Libera Scelta presidia il porto di Portoferraio”
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Silvia Casini
È inammissibile togliere la libertà di movimento sul suolo nazionale, diritto sancito dalla Costituzione.
Noi delle isole così siamo al confino.
Come possiamo danneggiare chi è protetto dal vaccino? Se anche i tripla dose contagiano è si ammalano, di cosa parliamo? È poi…siamo molto più controllati noi, costretti a fare tamponi continuamente dei vaccinati mai testati.
10 Gennaio 2022 alle 20:14