L'iniziativa

Portoferraio conferisce la cittadinanza onoraria a Bebe Vio

Delia Scotto: "Una ragazza pronta a lottare ma anche a proporre soluzioni"

Bebe Vio cittadina onoraria di Portoferraio

Il comune di Portoferraio conferisce la cittadinanza onoraria a Beatrice (Bebe) Vio , la campionessa paralimpica che ha un forte legame con l’Isola d’Elba e con la frazione portoferraiese di Bagnaia, che frequenta con la sua famiglia. “Questa decisione ha preso il via già dall’insediamento di questa amministrazione comunale – ha spiegato Delia Scotto, presidente del consiglio comunale di Portoferraio – Volevo diventare un riferimento per dare visibilità a chi si trova in difficoltà come i diversamente abili o i diversi gruppi etnici, visto che uno dei compiti dell’amministrazione è occuparsi del sociale”. Il percorso in questo senso è iniziato con il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, arrivando alla creazione della casa rifugio “Samira”, a cui hanno lavorato insieme tutte le donne del consiglio comunale e poi è arrivata la proposta che riguarda Bebe Vio. “E’ una forza della natura – considera – ogni giorno testimonia le difficoltà delle persone con disabilità e ne ha fatto il suo vessillo”. In occasione del 3 dicembre, giornata mondale delle persone con disabilità, l’amministrazione ha pensato che fosse il momento giusto per questa cittadinanza onoraria a Bebe Vio e alla sua famiglia, cittadini onorari di Portoferraio ma anche “bagnaiesi onorari”, visto che da anni frequentano la frazione. Appena possono vengono nella casa che la madre di Bebe ha a Bagnaia e che considerano il loro “buen retiro”. “Avevamo un po’ di timore a proporre questa cittadinanza – ammette Scotto – perché non volevamo violare l’ esigenza di riservatezza della famiglia, anche se Bebe è molto espansiva e pronta farsi carico di lotte e di situazioni che mettono in evidenza il disagio di persone con disabilità. E propone sempre soluzioni, quello che ci piace di questa splendida ragazza che si mette in gioco a favore degli altri partendo dalla propria esperienza”. personale”. L’amministrazione spera di poter consegnare la cittadinanza a Bebe Vio di persona ma non intende interferire con le esigenze dell’atleta e della sua famiglia. “Contatteremo Bebe e la famiglia – annuncia – per sentire che cosa preferiscono loro perché vogliamo mantenere il rispetto delle esigenze individuali. Dopo che li avremo sentiti decideremo. Il nostro sogno sarebbe una cerimonia ufficiale per la consegna della cittadinanza ma non è una cosa che decidiamo noi, ma lo deve dire la persona che riceve l’onoreficenza, Rispettiamo le decisioni e i sentimenti delle persone”. E il percorso dell’amministrazione non si ferma qui, Delia Scotto ha tutte le intenzioni di fare nuove iniziative. “Vorrei che fosse così – ci dice – anche sabato scorso abbiamo organizzato un flash mob per dire no alla violenza sulle donne, anche se qualcuno non lo ha capito e questo mi dispiace soprattutto per lui che ha fatto dell’ironia secondo me fuori luogo perché su certe cose non si ironizza e non si gioca. Basterebbe capire che a volte meglio il silenzio di certe viognette che ho visto comparire su blog e su cui non voglio pronunciarmi ma su cu si capisce come la penso”.

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