Da cultore della storia quale è, il presidente della Regione Toscana non può che sentirsi a casa quando arriva a Portoferraio e all’isola d’Elba. “L’isola d’Elba è la terza isola italiana ed è un elemento fondamentale per l’immagine della Toscana a livello internazionale, il biglietto distintivo dell’Arcipelago” con una progettualità ancora da sviluppare per valorizzare “i passi straordinari che la storia ha compiuto proprio su quest’isola” puntualizza, a partire dalla Fortezza Medicea che fu costruita per proteggere Cosmopoli. “Il 5 marzo sono stati celebrati i 451 anni da quando si è costituito il Granducato di Toscana – ricorda – la Toscana diventa un’identità geografica forte nell’epoca moderna e nasce proprio per volontà di quel Cosimo I De Medici che il 5 marzo 1570 diventa il Magnus Dux Etruriae, come lo definì Papa Pio V nella Bolla papale. Cosimo amava così tanto questo luogo che ne volle fare una fortezza, la cinta muraria di quello che oggi è Portoferraio, facendo parte questo territorio della sua piccola realtà statuale”. Il tutto si dipana in una storia lunga più di 450 anni che ora più che mai rappresenta una eredità unica. “Cosmopoli era uno dei tre punti cardine dei territori di Cosimo – ricorda Giani – c’era quello più a ovest che vide le Fortezze delle terre del sole, Eliopoli, quello nel cuore di Firenze, la Fortezza da Basso e le Fortezze di Portoferraio. Cosimo I lascia tutta una serie di cose che renderanno magico questo luogo, non a caso Napoleone quando fu costretto ad abbandonare la Francia verrà in questa isola. Noi vediamo l’Elba principalmente nel suo aspetto naturalistico, un’isola bellissima, ma in questa realtà c’è la storia con la S maiuscola e non solo dell’isola, ma quella della Toscana, dell’Italia, lo dimostra il fatto che fu scelta come esilio napoleonico”. Ci sono ancora ampie possibilità di valorizzazione per questo territorio. E la Regione Toscana farà la sua parte. “Vogliamo aiutare la promozione e la valorizzazione dell’Isola d’Elba e di Portoferraio – assicura – il progetto Uffizi Diffusi ne è una prova, continuando con altre possibilità, come ad esempio puntare su una maggiore e più facile percorribilità delle mura, dei percorsi che rappresentano un sicuro richiamo turistico. Potrebbe essere arricchito anche il sistema museale della città che pure contra su tre strutture importanti già oggi”. Dopo tutte le restrizioni che hanno contraddistinto gli ultimi due anni a causa della pandemia, anche se il momento resta difficile, lo sguardo del presidente toscano corre verso il futuro. “Vorrei che all’Isola si arrivasse più agevolmente – commenta – e in questo si inserisce la valorizzazione dell’aeroporto di Marina di Campo. So che ci sono problemi e si continua a rinviare ma so anche che se l’aeroporto funziona, aumenta il potenziale delle persone che possono arrivare sull’Elba. Questo è uno degli altri elementi che mi propongo di valorizzare per l’Elba visto che la regione Toscana ha la maggioranza nella società aeroportuale. L’isola d’Elba affascina anche nel modo di vivere i suoi campanilismi tra un paese e l’altro, nel modo in cui questa dialettica si accompagna alla capacità di promuovere tutti gli aspetti di questo territorio. Mi sento di dire: facciamo tante iniziative che ci riportino ad una visione naturalistica dell’Elba. Come regione siamo pronti ad investire in questa perla della Toscana”.
Progetti
“Dal patrimonio storico dell’Elba una nuova opportunità”
Il contributo di Eugenio Giani e della Regione Toscana alla progettualità dell’Isola
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