L'opinione

L’Elba, un’emozione chiamata isola

di Massimo Nava*

Se mi chiedete che cosa amo di più dell’Elba, penserete che la risposta che sto per darvi è quella di un cieco o di uno stupido. Eh si, perchè la cosa che amo, quella che mi è rimasta nel cuore dalla prima volta che sono arrivato sull’isola, è il traghetto Piombino/Portoferraio, andata e ritorno. Non riuscite a capire? Un po’ di pazienza, seguitemi. Diamo per scontato che l’Elba si ama perchè è bellissima. Ma ammettiamo che ci sono isole altrettanto belle, qualcuna forse di più, e altre con caratteristiche e qualità diverse. Non è questo il punto. Il punto è che la breve traversata rinnova ogni volta l’emozione delle vacanze che stanno per cominciare o la la malinconica dolcezza del ritorno, quando i ricordi e le emozioni appena vissute si accumulano nella memoria e si ha subito voglia di rinnovarle alla prima occasione.
La nave lascia la costa e davanti agli occhi appaiono, in lontananza, la sagoma di Montecristo, e subito dopo il profilo della costa elbana, il che ti lascia pensare che ci sia stato un tempo in cui l’isola fosse attaccata alla terra e che oggi sia un pezzo di Toscana caduto in mare. Quelle apparizioni, con il vento nei capelli e il profumo di mare, ti calano immediatamente in una struggente attesa del tempo che verrà. Siamo come bambini davanti a una pasticceria che sta per aprire. Ti guardi attorno. Vedi zaini e infradito, mamme con bambini, ragazzi che si baciano sul ponte, cani al guizaglio e gente che sale dai garage interni per sistemarsi nei saloni in cui aleggiano sapori di pizze e panini. E l’inizio della vacanza. E siamo sicuri che sarà bellissima, come la prima volta, come le precedenti. Perchè i difetti dell’Elba sono anche i pregi : non si rinnova, non cambia, non cresce e quindi la si ritrova, come la propria casa, come i ricordi dell’infanzia, delle amicizie sulla spiaggia, dei primi amori. Certo, un po’ di investimenti strutturali, un lifting edilizio e un po’ più di coesione identitaria come se ci fosse ancora l’Imperatore, le farebbero bene. Ma attenzione a non stravolgere una caratteristica rara nei luoghi turistici, quella di mantenere un carattere, un’atmosfera, che è fatta anche di vecchie insegne, dei soliti forni e di case sbilenche, di pinete incontaminate e di percorsi impervi.
Poi la nave si avvicina, manda il suo saluto, come nella Butterfly, e il porto si anima sempre di più nei momenti dello sbarco. E tutto ciò che si muove e scende dalla pancia della nave è un insieme di dettagli che fanno il film delle vacanze, le bici, le motociclette, i sacchi a pelo, i gommoni e i motori fuori bordo, i suv stracarichi di valigie, le targhe straniere….
E mentre il traghetto si prepara ad attraccare, lo sguardo corre lassù, alla rocca di Portoferraio che domina la baia, a quella che fu la reggia di Napoleone. Il fascino dell’Elba si arricchisce allora di suggestione storiche che aleggiano nel clima delle vacanze. A volte sono incombenti, ma lo fanno con discrezione, senza disturbare la vita di spiaggia e le serate a passeggio sul lungomare o in discoteca. Semplicemente, ci ricordano dove siamo, sulla terra calpestata da una leggenda. Sarà questo, forse, il genius loci? Se pensiamo a Napoleone e alle sue tracce sull’isola, la risposta non può essere che affermativa. E’ una sentenza emessa dalla storia, dal turismo, dalla letteratura, dagli elbani e persino dal folklore delle sfilate in piazza. Per me è il rinnovarsi di questa emozione all’arrivo e alla partenza, è il tragitto delle emozioni e della fantasia. Non solo verso ciò che ci attende, soprattutto per l’inesauribile voglia di tornare.

Massimo Nava

*editorialista Corriere della Sera

Una risposta a “L’Elba, un’emozione chiamata isola

  1. Alfredo Rispondi

    È esattamente così , e lo dice un originario come me , che vive da molto tempo in continente lontano da questa meravigliosa isola e dai suoi abitanti ” gli Elbani ” , ogni volta che sale su quel traghetto , seppur vecchio e obsoleto , quando lascia gli ormeggi mettendo la sua prua in direzione di quella sagoma scura costeggiando Montecristo prima , poi tutta la sua costa viene riportato indietro nel tempo , provando quelle in sensazioni che solo un amante di questa meravigliosa isola può descrivere !!!!!

    8 Novembre 2021 alle 15:19

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