L'intervista a Leonardo Preziosi

Italia Nostra: “Valorizziamo quel (tanto) che c’è”

Per l'associazione bisogna Investire sulla cultura e salvaguardare il patrimonio

C’è ancora tanto da fare per tutelare il patrimonio storico architettonico e naturalistico dell’Elba e Itala nostra Arcipelago Toscano è in prima linea proprio con questo obiettivo. Italia Nostra è un’associazione che ha l’obiettivo di concorrere alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio e dei beni culturali, artistici, architettonici, paesaggistici e anche dell’ambiente. A parlarci dei progetti in atto e del futuro nell’arcipelago è il presidente Leonardo Preziosi
D. Parlando del nostro vastissimo patrimonio quale è la situazione e come state lavorando?
R. Penso sempre al bicchiere mezzo pieno. Vogliamo dare un messaggio importante, per questo in occasione dell’assemblea dei soci abbiamo organizzato una visita alla mostra degli Uffizi Diffusi. Pensiamo sia una prima tessera di un mosaico che andrebbe costruito da zero. Il nostro è un patrimonio molto esteso andrebbe salvaguardato e noi nel nostro piccolo abbiamo sempre cercato di dare un contributo, lo facciamo in base alle nostre risorse. In molti casi però le istituzioni sono assenti. Facciamo l’esempio classico del museo napoleonico. Abbiamo scritto fiumi di articoli rivendicando il fatto che manca una direzione. Prima o poi qualcuno risponderà. Abbiamo la possibilità di far fruire dei gioielli, come appunto i musei napoleonici che però sono senza direzione e quindi, possiamo dire abbandonati. Basta visitarli per capire in che situazione siamo. Ma abbiamo fiducia e non ci rassegniamo, diamo un contributo per quello che possiamo. Speriamo che ci sia una ripresa, con la consapevolezza che bisogna investire su questo
D. E’ possibile coniugare la tutela del grande patrimonio elbano con gli interventi per la gestione del territorio?
R. Si è possibile coniugarli, ma il problema è sempre lo stesso. Non voglio dire per l’ennesima volta che la frammentazione amministrativa non ci aiuta, perché se avessimo un comune unico ovviamente ci sarebbe un’unica strategia, un unico momento di interesse e di intervento, però al di là di questo ci vuole poco. Se i nostri sindaci, che mettono sempre nel loro manifesto elettorale investimenti sulla cultura, poi se ne dimenticano strada facendo, è ovvio che non si va avanti. Cerchiamo almeno di valorizzare quello che c’è di buono.
D. Su cosa state lavorando?
R. Vorremmo intervenire in un progetto in essere, quello della sistemazione della Via Crucis alla madonna del Monte. Abbiamo visto il progetto e non va bene . Non è stato ancora finanziato e quindi siamo ancora in tempo ad intervenire. Il nostro obiettivo è di dare il nostro contributo. Sto facendo una serie di incontri con i sindaci, proprio per trasmettere loro il messaggio che noi siamo disponibili ad essere coinvolti nel momento in cui viene fatta la programmazione. Con i nostri esperti la nostra esperienza possiamo dare delle idee
D. Oltre a questi altri progetti che state seguendo?
R. Abbiamo appena finito un progetto a Capraia. Lavoriamo molto anche su Pianosa e su Giglio. A Capraia abbiamo portati avanti un progetto concluso l’11 di giugno. Abbiamo fatto restaurare un dipinto seicentesco dalla professoressa Roberta Lapucci. Era della chiesa di Sant’Antonio dove, con gli amici di Capraia, stiamo portando un altro progetto di restauro. In questo momento sull’Elba abbiamo altre verifiche in corso con l’assessore Grazioso a Porto Azzurro e con giorgio Giusti a Marina di Campo
D. E per il futuro?
R. Abbiamo una priorità di prospettiva. Visto che il nostro presidente onorario , professor Vanagolli conosce bene le pievi, ha scritto anche un libro sul tema, pensiamo sarebbe importante organizzare un convegno o una iniziativa sulle pievi, così come sulle polene. Non dobbiamo mai dimenticare che veniamo dal mare. Qualche temo fa, sempre con Roberta Lapucci e la scuola americana abbiamo restaurato una polena ora abbandonata nei forni di San Francesco. All’Elba ce ne sono altre due e l’idea è quella di legarsi alla nostra versione marinara, coniugare marineria e cultura come abbiamo già fatto con risultati positivi come ad esempio abbiamo fatto con le tavolette votive in Santissimo Sacramento

 

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