Per chi vive in un’isola il mare è il primo confine. Spesso è anche un confine ideale e, per le generazioni che ci hanno preceduto, rappresentava sicuramente anche una linea di passaggio, per quei ragazzini che lasciavano la famiglia e spauriti venivano imbarcati, per diventare uomini. Se non li mangiava il mare. O finivano coinvolti nelle infinite guerre. Dai tempi dei velieri, l’Elba ha sempre avuto una grande numero di armatori e navi, questo per la posizione e soprattutto per le miniere. Ed in particolare durante il secondo conflitto mondiale ha pagato un tributo alto in imbarcazioni ed anche in vite umane. Nella foto a corredo dell’articolo la nave “Bolzaneto” che venne affondata da un sottomarino inglese davanti La Spezia con un carico di ghisa e dove morirono 11 marinai riesi. Oggi la navigazione rappresenta anche il primo elemento della mobilità Elbana e della continuità territoriale e sarà importante seguire gli sviluppi degli affidamenti e delle gestioni prossime.