La ricorrenza

Venticinque anni di Parco, valori che vanno custoditi

Traguardo importante e nuove sfide da affrontare insieme al territorio

Nel 1996 nasceva il parco nazionale dell’Arcipelago Toscano. Molta strada è stata fatta da quando l’ente è stato istituito e quest’anno ha celebrato i suoi primi 25 anni. Creato con il Dpr del 22 luglio 1996 con decreto a firma dell’allora Ministro Edo Ronchi in un clima sociale e istituzionale poco o per nulla favorevole. Da allora, dopo vari presidenti e commissari, sono cambiate molte cose ed è cresciuta nell’opinione pubblica la consapevolezza dell’importanza della protezione ambientale e dello sviluppo sostenibile e supporto dell’economia locale. Oggi il Parco ha raggiunto una credibilità che ha valicato i confini dell’arcipelago attraverso la certificazione della carta Europea del Turismo Sostenibile, di Europarc Federation, con il riconoscimento come Riserva della Biosfera Mab Unesco e alla recente inserimento nella Green List della Iucn, il massimo attestato mondiale delle aree naturali protette. Quest’anno, in occasione della ricorrenza dei 25 anni l’ente ha presentato il bilancio di sostenibilità 2017-2020 che rendiconta l’operato nell’ambito della propria mission istituzionale e il suo impatto economico, sociale e ambientale. Il documento contiene 33 schede progetto per illustrare quanto realizzato negli ultimi 4 anni in tre ambiti di intervento: naturalistico – ambientale, sociale e culturale, economia e sviluppo sostenibile. Dal recupero del castello del Volterraio a quello della casa dell’Agronomo a Pianosa per destinarla ad esposizione museale. Ma anche il recupero della Villa Romana di Giannutri, la Rocca Pisana del Giglio e le numerose strutture dedicate all’accoglienza turistica, alla divulgazione e all’educazione ambientale come le Case del parco di Rio e Marciana, i centri di educazione ambientale di Lacona e Mola , l’Infopoint di Capraia , il Natlab di Forte inglese. Tante cose fatte e altrettante in cantiere come il progetto che riguarda il Centro di interpretazione dedicato al santuario internazionale per i mammiferi marini Pelagos previsto nel centro storico a Portoferraio. Ed ancora la gestione dei progetti life, la protezione della foca monaca, la nidificazione del falco pescatore. Nell’ambito naturalistico – ambientale il parco in questi 4 anni ha gestito oltre 6 milioni di euro, in quello sociale e culturale si parla di oltre 7 milioni di euro e si arriva a oltre sette milioni e mezzo nel settore dell’economia e sviluppo sostenibile. “Sono orgoglioso di festeggiare il 25 anniversario della istituzione del Pnat che presiedo dal 2012 – ha commentato il presidente Giampiero Sammuri – e che è diventato un po’ casa mia. Sono 25 anni partiti in salita con un impegno costante di chi mi ha preceduto per la tutela della natura, del territorio, delle tradizioni locali. Impegno che ho raccolto e portato avanti con passione e che sta dando importanti frutti nella divulgazione dei valori naturalistici e ambientali di cui dobbiamo essere custodi, valori di alto livello premiati anche a livello internazionale. Un impegno visibile anche al turista grazie ai molti interventi di recupero di testimonianze storiche ed edifici strategici diventati presidi di promozione turistica e di eccellenza . Andiamo avanti con le prossime sfide che ci attendono, per le quali sarò fondamentale la collaborazione sempre più stretta con il territorio”.

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