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“Il mare dell’Isola d’Elba è la cosa più bella del mondo”

Carlo Gasparri racconta il suo ambiente naturale e la sua attività con la Fondazione

Parlando delle ricchezze dell’isola d’Elba e dell’Arcipelago, del patrimonio storico e naturalistico che le nostre isole vantano, non possiamo non toccare l’argomento mare e lo facciamo con l’ex campione del mondo di pesca subacquea Carlo Gasparri, oggi nella commissione ambiente della Fondazione Isola d’Elba Onlus. Un modo per continuare ad occuparsi di quello che considera il suo ambiente naturale, il mare appunto. Gasparri continua ad immergersi per esplorare e tutelare quello che considera un elemento fondamentale per la sua vita. “Il mare è tutto per me. Gli devo tutto – racconta – infatti da quando ho smesso di fare attività vera e propria in acqua, ci lavoro anche di più, perché con la commissione ambiente della Fondazione Elba sto facendo un monitoraggio intorno all’Elba e quindi continuo a lavorare con e per il mare”. Un progetto che Gasparri aveva iniziato già tempo fa, da ben 18 anni “perché – dice – per conoscere e far conoscere il mare bisogna frequentarlo e passare, e ripassare, più volte nella stessa zona per vedere come evolve”. Il lavoro ha preso il via quando si è iniziato a parlare di area marina protetta. “Sull’Isola d’Elba farla è molto difficile – considera – piuttosto penserei a zone come la riserva dello Scoglietto a Portoferraio piccole aree che posano essere delle nursery, dove il pesce si riproduce anche per le zone limitrofe. In questo lavoro che sto portando avanti anche con alcuni biologi, alcuni di fama internazionale, abbiamo individuato una decina di punti, in ogni comune elbano in cui si potrebbe realizzare una protezione che non impatta con la pesca e le altre attività e protegge soprattutto la costa, in quelle zone dove c’è più possibilità che ci sia della fauna. Le abitudini dei pesci non sono diverse da quelle degli uomini, si riuniscono dove c’è ad esempio una grande secca, uno scoglio, perché lì trovano il modo di stare insieme. Un po’ perché le correnti portano nutrienti e un po’ perché è abitudine di qualsiasi animale aggregarsi”. Quasi ogni giorno Gasparri fa immersioni e non solo nei punti che studia per il progetto, ma per il puro piacere di osservare il mondo marino. “Devo dire che in questi 18 anni abbiamo notato che il mare sta meglio – osserva – questo anche perché prima le condotte fognarie in mare avevano un percorso abbastanza corto, ora sono state portare ad una profondità dove le correnti e la massa d’acqua riescono a smaltire. Devo dire che il mare sta bene”. Gasparri e il team di studiosi avanti queste ricerche sulla base delle cartografie dell’Università di Pisa analizzando attentamente le varie zone esplorate. “L’unica cosa che manca è la fauna – osserva – perché la pesca è troppo intensiva, per questo sono convinto che sarebbe necessario creare queste zone di tutela, che non siano riserve chiuse, perché il pesce non ha paura dell’uomo, anzi, quando vede l’uomo che non ha il fucile in mano ci va vicino. Se arriveremo a questo il mare dell’Elba diventerà tutto come quello allo Scoglietto. E il mare del’Elba è uno dei più belli al mondo”. Anzi, il più bello. Nonostante abbia visitato per lavoro e per sport tutti i mari del globo, quello della sua isola non ha eguali. “E’ al centro del Tirreno – sottolinea – e il Mar Tirreno ha le acque più limpide. Dove arriva la fotosintesi c’è vegetazione eccezionale. Il coralligeno ha colori e formazioni di una bellezza incredibile. All’Elba abbiamo tutto, dal corallo alle forme di vita che ci sono in tutto il Mediterraneo. E il mare è tra i più belli, posso paragonarlo solo alla Sardegna e alla Corsica. Questo mare non solo è il mio amore, ma è la cosa più bella del mondo”.

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